La psicologia transpersonale è fondata sugli studi sulla coscienza, sull’indagine spirituale, sulla relazione corpo-mente e sulla trasformazione dell’essere umano. Fu Carl Gustav Jung ad usare per la prima volta il termine transpersonale (uberpersonlich) quando scriveva “inconscio transpersonale” come sinonimo di “inconscio collettivo”.
La psicologia transpersonale è una psicologia della salute e del potenziale umano. Riconoscendo e indirizzando la psicopatologia dell’essere umano, la psicologia transpersonale non fonda il proprio modello della psiche sulla malattia mentale e sulla sofferenza. Anziché definire noi stessi come essenzialmente nevrotici (se non peggio), si guarda alla persona come ad un essere impegnato nel proprio sviluppo verso una piena umanità.
La visione transpersonale non vede la personalità umana come fine a se stessa. La nostra storia personale e i tratti della personalità, le tendenze e gli attributi che ne risultano, sono visti come la pelle che copre la nostra essenza transpersonale, che ci guida verso la totalità.
La psicologia transpersonale è una psicologia dello sviluppo. Come gli psicologi dello sviluppo infantili e in accordo con i teorici delle relazioni oggettuali, in funzione della qualità delle prime relazioni avute con i propri genitori si avrà un senso di sé più stabile e coeso. La psicologia transpersonale si muove dalla teoria delle relazioni oggettuali, per guardare alle fasi successive dello sviluppo umano.
Questo approccio è un approccio olistico, diretto alla persona nella sua interezza. Mira ad uno sviluppo equilibrato dell’intelletto, delle emozioni, del corpo, dello spirito, del funzionamento sociale e dell’espressione creativa di una persona.
La psicologia transpersonale passa attraverso la vita personale per arrivare al transpersonale. E’ un lavoro su di sé che attraversa la nostra umanità per fare esperienza della nostra dimensione spirituale. La psicologia transpersonale emerge dalla psicologia personale, come conseguenza della crescita e della maturazione dell’individuo.
Il paradigma transpersonale sarà la normalità, nel futuro. Esso è largamente inclusivo e costruito sulla psicoanalisi, sul comportamentismo e il cognitivismo e sulle psicologie umanistiche che la precedono, inserendole in un contesto in cui assumono prospettive diverse.
La psicologia transpersonale utilizza e studia i differenti stati di coscienza. Essa riconosce che differenti stati di sogno, trance ipnotica, coscienza risvegliata, hanno differenti fenomenologie e possiedono differenti stati specifici.
Questo approccio si fonda e abbraccia la filosofia perenne di Aldous Huxley. Le esperienze mistiche, le esperienze di picco e le pratiche di guarigione sciamaniche, al centro dell’umanità per millenni, hanno grande attenzione nel paradigma transpersonale.
Questa psicologia è una psicologia del profondo, come parte di un flusso di conoscenze e di pratiche fondate da Freud, Jung, Rank, Reich, Assagioli, Perls, Maslow, Leary e Grof.
La psicologia transpersonale è una psicologia spirituale. Riconosce che l’umanità è guidata verso l’interezza, in un percorso che la connette e le permette l’esperienza del divino.
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